5 thoughts on “8 marzo”

1. Grazie a te, Elena.
   Oddìo, a pensarci dopo… auspicare i successi e l’emancipazione e benessere e prosperità dell’ “altra metà del cielo” usando il personaggio-simbolo di Atene…
   ma questa qui in foto era più tosta della Merkel, comunque 😉

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   • E’ un’immagine che io trovo bellissima, quindi i simboli hanno un’importanza secondaria. D’altra parte, penso che saremmo già contente se non esistessero più eurodeputati che dicono che è giusto che guadagniamo di meno perché siamo più stupide e che mai nessuna donna ha vinto un Nobel (sic). Che poi, a dir la verità, detto da un siffatto ometto con un inglese che il mio a confronto sembra quello di Oxford mi è entrato da una parte e uscito dall’altra.

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     • A essere televisivamente atei si ha il vantaggio di non esporsi a dichiarazioni tipo quelle dell’ometto in questione.
       Dal mio punto di vista, è già un insulto che “esistano” degli eurodeputati. Rivogliamo gli dèi al potere! che erano stronzarelli pure loro, ma almeno erano dèi, non ometti.

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       • Ma così è, se ti pare o meno 🙂

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         • Alas, poor Yorick!. . . o era “poor Milan”?