11 – Perché NON ho scritto del blog degli Sceriffi

Perché non sono mai riuscita a trovare le parole giuste per dire quanto mi piacciono. Io gli Sceriffi li leggo proprio perché mi divertono e non per recensirli. Cioè, io vado lì per poi scrivere qualcosa qui ma poi mi metto a leggerli come lettrice e perdo l’impulso iniziale. Poi resto sempre stupita di come il 99% delle volte scrivano cose che penso anch’io, ma veramente, io penso una cosa e loro la scrivono. E la scrivono bene, con un’ironia così leggera eppur così affondante. Loro scrivono bene cose che io penso ma che mi manca il coraggio e la perizia di scrivere. E scrivono «tutti i santi giorni». E quindi iniziano un po’ a rompermi. Sono invidiosa, ecco.

9 – Perché NON ho scritto di televisione

Perché non ho Netflix, Sky, Amazon Prime e tutte quelle cose lì che trasmettono serie e film che vanno per la maggiore e non ho nessuna intenzione di prenderli perché pagare un canone già basta e avanza. C’è da richiamare anche qui il problema dello scarso livello di concentrazione, per cui spesso mi sarei persa anche con Mary Poppins. Prendiamo 8 ½, bellissimo film rivisto qualche settimana fa, splendida regia, splendido Mastroianni, il problema è che quando Fellini parte in uno dei suoi viaggi onirici, io resto lì per un tot in quella che è la realtà, o non c’è realtà ed è tutto un gran viaggione? Bisogna saper fare un passo indietro: se non riesci a fare una recensione di 8 ½ lascia stare. E poi, appunto, non avendo Netflix e compagnia bella, ci sono solo film e telefilm visti e stravisti. Però il Tenente Colombo me lo rivedo sempre con gran piacere. Comunque, circa le serie tv ho raggiunto il mio inappellabile verdetto: i tedeschi ogni tanto fanno cose buone, i francesi non ci riescono neanche ogni tanto, e questa non me la spiego perché fino a un certo periodo hanno prodotto film di tutto rispetto, gli inglesi fanno cose buone, a volte caricano un po’ in lentezza ma fanno cose veramente buone, ma quelli che restano insuperabili nei dialoghi sono gli americani. Per me gli americani non li batte nessuno, sono veramente affascinata dalla capacità di scrittura dei dialoghi. Credo che la tv sia una finestra sul mondo, soprattutto quando il mondo non ti può più appartenere: in un telefilm americano tipo Law and Order capisci ad esempio che per gli americani la pena di morte, la libertà di parola, le differenze di classe e di razza sono grandi temi morali. In Chi l’ha visto? resti sconcertato perché uno ha preso un coltello ed è andato a far fuori il suo vicino che faceva rumore. Poi inizi a guardare meglio e vedi che faceva rumore perché stava costruendo una specie di piscina per i bambini sopra una terrazza a cui si accede tramite una scala dall’aspetto pericolante, essa terrazza sorgente in maniera avulsa da un contesto di case in cui balconi e scale sembrano tutti essere piazzati in modo avulso. È palesemente un tutt’uno abusivo, dal primo gradino di ingresso fino alle terrazze e, va da sé, la piscina. L’abusivismo per gli italiani è un grande tema morale.

8 – Perché NON ho scritto di libri

Perché il livello di concentrazione è stato ed è tuttora estremamente basso. Non si possono scrivere recensioni quando resti sulla stessa pagina per mezz’ora. Però qui qualcosa da dire ce l’ho. I libri sono sempre un bene prezioso, in qualunque momento della vita, qualunque sia il loro genere. I libri russi però è consigliabile leggerli da giovani, quando la memoria è ancora al massimo della potenza. A seguito di una conversazione, ho deciso di rileggere Il maestro e Margherita di Bulgakov, che ricordavo come un bel libro. Infatti è un bel libro e gli scrittori russi scrivono bene. Peraltro mi sono soffermata un bel po’ a pensare se davvero Mosca possa essere attanagliata dall’afa e dal caldo, gli stessi che nella descrizione sembrano più appartenere al clima di Milano a luglio, o se non fosse piuttosto che per certi paesi 22 gradi sono un caldo insopportabile, o se all’epoca di Bulgakov fosse veramente così e quindi i cambianti climatici odierni non ci sono poi tanto e che Greta si è esposta agli insulti per niente. Sto di nuovo vagando senza accortezza di me, per cui veniamo al punto: i libri russi vanno letti da giovani perché più in là tutto l’impegno è messo nello sforzo di ricordarsi i nomi dei protagonisti e questo sforzo ti mangia un bel po’ di byte e quando si tratta di ricordare la trama fin lì letta, ti viene detto: il server è occupato da un altro programma. Ma insomma, volete mettere un nome pur lungo come Micòl Finzi-Contini o in lingua inglese con nomi secchi come Jane Eyre o John Hamilton con «Ivan Nikolaevič Ponyrëv, che si firmava Bezdomnyj» e che più in là 10 a 1 che salta fuori anche il patronimico?

7 – Perché NON ho scritto di cucito

Me ne vanto: nelle cupe sere ho cucito mascherine, una di un’eleganza notevole, fino ad arrivare a confezionarmi dei guanti di cotone. Perché quelli di plastica ti macerano le mani e perché non si può continuare a buttare tonnellate di plastica. Sono talmente belli che ricordano quelli di Grace Kelly indossati con quegli abiti strepitosi anni ’50. Avrei potuto fare un tutorial, ma avrei dovuto inserire il primo tentativo fallito: misura troppo piccola e stoffa troppo rigida, non sarebbero entrati neanche a ET. Per non parlare delle forbici, su una quantità X neanche una affilata per cui fin che tagli dritto non ci sono problemi, quando devi fare le curve viene tutto sfrangiato.