Aaargghh!!! Spesso le mie giornate iniziano così. Non è più la notte preparata agli incubi e la mattina non è ancora abbastanza forte per portare con sé tutto il carico di razionalità della luce del giorno. Accendo il computer, scarico la posta, apro un .jpg e un mostro bavoso e pieno di artigli mi salta in faccia. Squame, denti, occhi incendiati. There’s a word in Spanish I don’t understand but I heard it in a film one time spoken by the leading man. Così cantava Elton John, concludendo che quando proprio non trovava le parole, cercava di rifarsi a una lingua straniera. I romani hanno forgiato l’Italia e dunque in certe situazioni la loro lingua è molto più adatta ad esprimere certi concetti: ao, ma vedi mpò de annattene…
Il destinatario dell’esortazione è lui, Dario dhr Rivarossa, che crea i mostri di notte e poi me li invia e io me li trovo il giorno dopo a ghermirmi. Così oggi gliel’ho detto ancora d’annassene, perché vado sul suo blog e trovo questo splendido disegno
Una civetta “umana”, uno degli animali che preferisco. Mica me l’ha mandata a me, no, perché a me deve mandare i manuali di teratologia aliena. Una carrellata delle sue vezzose creatures le potete trovare sul suo blob il Tassista.
>Mica me l’ha mandata a me, no
Elena, è che siamo molto amici, non mi andava di gufare…
Il traduttore civettuolo
quando m’inerva questa…
Cosa vorresti dire?
la civetta era sacra a Minerva