È un post il cui protagonista è il cavallo, anche come variante linguistica. È infatti a cavallo della mia bicicletta che ho scattato queste foto: un mezzo che ti permette di percorrere parecchia strada ma con la libertà di fermarti quando e dove vuoi. I murales riempiono completamente tutto il muro che cinge l’Ippodromo del galoppo di San Siro, da piazzale dello Sport fino a piazzale Lotto lungo viale Caprilli. Le foto sono state scattate nella direzione inversa, visto che il viaggio di andata è stato una di sorta di sopralluogo di questa mostra a cielo aperto. Data l’infinità di disegni, che si estendono per quelli che potrebbero essere ad occhio e croce un paio di chilometri, ho scelto quasi solo quelli che ritraggono i cavalli. Oltre questo muro ci sono loro, bellissimi e vanitosi. Decisamente meno belli i bipedi che popolano questo mondo, ma è un altro discorso. Qualche mostriciattolo è incluso nel tour, in omaggio ai due più assidui frequentatori di questo blog.
E naturalmente non poteva mancare lui
E questa forse era una splendida palazzina liberty, ma è un’idea che mi sono fatta io. Purtroppo giace così da anni.
Aribloggato aripure ariquesto, su una community di fotografia.
“Avanti, Silver! Gaaaaaaaaa-loppo!”
notevolissimo, da condividere non appena ritrovo il coraggio di impantanarmi in Fb
Fermi tutti! Di questo commento, mi è arrivata notifica email da Altervista, come avevo richiesto. Cosa? Adesso, tutto d’un botto, ari-funziona il servizio? Vogliono provocare alluvioni?