Il mio ospite e l’Irpinia che cresce

Carlo Crescitelli

Io e Carlo Crescitelli ci siamo conosciuti per un viaggio fatto due anni fa, a pochi giorni di distanza, nelle lontane isole Shetland.  Ma la sua vocazione all’accoglienza turistica, oltre che la passione per i viaggi, l’avevo poi testata soltanto l’anno scorso a Napoli, dove, in una città dalle mille cose da vedere e con sole poche ore a disposizione, aveva saputo presentarmi con grande efficacia un concentrato di luoghi imperdibili.

Logo_Info IrpiniaDa alcuni mesi Carlo fa parte dell’associazione Info Irpinia, che promuove iniziative di tutela ambientale e di divulgazione culturale, nonché altre attività tese allo sviluppo in genere di quel territorio periferico.

Dovete sapere che tra i visitatori più appassionati di questa parte d’Italia c’è un discreto numero di italoamericani desiderosi di compiere una sorta di viaggio à rebours, nei luoghi dove tutto ebbe inizio, quelli a cui i loro avi furono costretti a dire addio per avventurarsi verso un ignoto che poteva portare su strade diametralmente opposte: un futuro tutto da costruire o un disastro totale che li avrebbe ricacciati in una situazione ancora peggiore di quando erano partiti. Chi ha visto Ellis Island sa di cosa sto parlando. Proprio a seguito del forte interesse di questa particolare fascia di pubblico, è qui molto attivo il tour operator Logo_settimo cielo viaggiSettimo Cielo Viaggi, che presenta in catalogo di tour tematici specificamente dedicati al turismo di ritorno in Irpinia degli immigrati italoamericani, e in questo contesto di nuovo sviluppo turistico da progettare e costruire,  anche l’attivismo delle associazioni di promozione culturale locale come Info Irpinia può essere utile a gettare il giusto ponte fra tradizione, attualità e accoglienza.
L’Irpinia è una zona affascinante, chiamata Terra di mezzo perché a metà strada tra il Tirreno e l’Adriatico, ma penalizzata dalle più famose Napoli e Salerno, catalizzatrici del grosso del turismo. Avrò poi modo di dire come, in realtà, Avellino sia la base ideale per visitare non solo l’Irpinia ma anche Napoli, Salerno, Caserta e dintorni. Nel nostro Paese ci sono luoghi “strombazzati”, che assumono quasi più per tradizione consolidata che non per diritto il titolo di più belli d’Italia. Potremmo definirli anche “luoghi comuni”. E dunque ben vengano iniziative come quelle di cui abbiamo parlato, che permettono ai viaggiatori di guardare verso nuovi orizzonti.

Vedere in azione Carlo una seconda volta, e a casa sua, ha dato la risposta alla domanda: come mai gli riesce così bene “comunicare” la sua terra alle persone? Perché come antiviaggiatore ha percorso mezzo mondo, e non certo chiuso su un pullman gran turismo a tappe forzate ma mescolandosi tra la gente, ma nello stesso tempo è rimasto profondamente legato alla sua Irpinia.

3 thoughts on “Il mio ospite e l’Irpinia che cresce

  1. Davvero una bella testimonianza di scambio interculturale! 🙂 Aggiungo, ma sono di parte perché lo conosco, che Carlo è un grande! 🙂

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