Non so quale è stato il momento in cui abbiamo varcato il confine tra il generare pensieri malsani e tenerceli per noi, addomesticati dal senso di vergogna o forse solo da un comune buonsenso, e l’esternarli, non solamente come espressione ma come fosse un nostro imprescindibile diritto poter rivendicare e insultare. Diamo sfogo al peggio perché non sappiamo più distinguere il peggio; non vedendo più il fondo che segnava un limite, la melma irrompe in superficie.