Battuta sul Biscotto

– Forse abbiamo un cane
– In che senso forse?
– È venuto qui, forse resta da noi
Una cosa così detta da uno di un qualsiasi altro luogo d’Italia mi avrebbe fatto imbestialire. I cani li hai o non li hai, li tieni o non li tieni. Ma detto da un agerolese non mi ha scombussolato più di tanto. Ad Agerola se un cane non ha un padrone, ne ha cento.
E poi la conferma: Biscotto è ufficialmente il cane della famiglia Cuomo e legittimamente presiede Sabi e Tabacchi.

biscottoDopo un po’ però Biscotto sparisce. Sono dispiaciuti tutti, me compresa naturalmente. Ma fortunatamente torna.
– Cos’è successo?
– Non lo so, è mancato per un paio di giorni

Certi cani sono insofferenti a un legame troppo stretto. Le notizie rimbalzano da Agerola a Milano, Biscotto adesso-sì adesso-no. E infine il mistero viene dipanato. C’è il Sentiero degli dei che da Agerola porta giù al mare di Positano, semplicemente Biscotto l’ha fatto suo, godendo, beato lui, di montagna e di mare, di funghi o di vongole a suo piacimento. Io questa storia la volevo scrivere tempo fa, non appena ho saputo del turismo canino di questo indomito miscuglio, ma ieri sono stata battuta sul tempo. Da un vero professionista della scrittura, Flavio Pagano, che ha trovato una spiegazione ancora più romantica a queste fuitine: Un «don Giovanni» a 4 zampe:
i viaggi di Biscotto, cane innamorato

Vai, Biscotto! Sei tutti noi liberi dentro!