Ridateci il Saturday (night fever)

Venerdì 25 novembre, la mia casella di posta elettronica viene invasa dal Black Friday. E cos’è? Qualche virus? Black Friday dell’elettronica, dei vestiti, persino dei materassi e dei servizi per i domini web. Non mi ci vuole molto a pensare che sarà qualche minchiata importata dall’America, tanto facciamo così no? Se riusciamo a importare anche le feste, perché non questo? E speriamo che ci si fermi ad Halloween e al Black Friday perché non penso che potrei reggere un tacchino in salsa di mirtilli per ringraziare un signor pellegrino-qualcuno-chi. E perché poi questa connotazione lugubre? Perché nero, non ne abbiamo già abbastanza dei lunedì neri delle Borse? E quindi rivoglio le vecchie importazioni, rivoglio il Saturday illuminato dai colori delle luci stroboscopiche della pista da ballo, rivoglio i Bee Gees e soprattutto Tony Manero con il suo completo bianco, non nero. Uh, come sei retrograda, blue. Ma chi non ha tifato per Tony Manero quando voleva attraversare il ponte di Brooklyn, lasciare Brooklyn e andare a Manhattan? Due cose lontane come Halloween e il tacchino però dentro c’era un sogno, anzi no, un progetto di vita. E vabbè, aspettiamo il prossimo Venerdì Nero per attraversare il ponte, metterci in fila e comprarci l’ultimo modello di smartphone.

One thought on “Ridateci il Saturday (night fever)

  1. L’altroieri sono finito a bighellonare in fumetteria senza manco sapere che era il Black Friday… così ho risparmiato parecchio sul favoloso librone che ti dice tutto sul making-of delle creature dei film di Harry Potter. Magia del mercato! 😀

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