In questo ottobre anomalo per il caldo, due giorni di colori intensi.
Rampicanti rossi che si intrecciano agli alberi, da lontano sembrano una cascata di fiori.
La sera il cielo esibisce potenza.
Dico di quest’ultima foto che sembra un Van Gogh, poi sentirò che altri parleranno dell’Urlo di Munch e di impressionisti. Già, questo cielo di Milano del 29 ottobre 2017 rimbalzerà per tutto il web abbastanza da arrivare anche in tv. Sfortunatamente non siamo dei privilegiati, gli esperti smorzeranno un po’ gli entusiasmi spiegando che è stata una combinazione di umidità e, soprattutto, polveri.
Questo autunno deve essere visto, bisogna proprio buttarcisi in mezzo. Me ne vado a cercarlo là dove prende il romantico nome di foliage. Arrivo a Domodossola e prendo il trenino della Vigezzina Centovalli, che arriva fino a Locarno. Ci sono i treni panoramici col supplemento di 1,50 euro e poi gli altri. Certo, il panoramico è più elegante ma va bene anche l’altro, se non è affollato si vede molto bene. Lo spettacolo dei gialli era già iniziato sul treno Milano-Domodossola, dal lago Maggiore in su, con questo trenino ci si tuffa proprio in mezzo.
Mi fermo a Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo,
dove c’è il Museo dello spazzacamino, aperto solo il sabato e la domenica. Una figura che si trova anche su altri palazzi.
Fosse stato inverno, un po’ mi sarei inquietata…
La Valle Vigezzo è chiamata anche Valle dei pittori. Proprio qui a Santa Maria Maggiore c’è la Scuola di belle arti Rossetti Valentini. Il monumento che li celebra:
Complimenti, un reportage affascinante.
Grazie